Nel primo weekend di settembre si sono disputati i campionati italiani sprint e knock-out, ospitati rispettivamente dalle città di Feltre e Belluno. La città vecchia feltrina è stata la scenografia della prova sprint, che si è sviluppata tra le vie più larghe in basso e poi, oltre le mura esterne, su fino alla splendida Piazza Maggiore, i cui punti attorno alla chiesa e al Castello di Alboino hanno esaltato il concetto di punto spettacolo. Si è trattato di una gara piuttosto fisica, con lunghe salite su scalinate ripide che hanno spezzato le gambe ai concorrenti. Non è mancata, comunque, la tecnica in quanto la presenza di numerose barriere obbligava a scelte non scontate, mentre l’orografia della città conduceva al vecchio dubbio: se sia più onorevole salire e fare meno metri, o allargare su tratte in piano.
Come al solito sono le categorie master quelle che regalano maggiori soddisfazioni ai colori bianco-rosso-blu, con quattro titoli italiani conquistati: Stefano Brambilla in M50, Angelo Bozzola in M55, Alessandro Manzoni in M60 e Annamaria Riva in W60. Per la squadra giovanile è la famiglia Di Stefano a conquistare gli allori: ormai si sono esauriti gli aggettivi per celebrare il dominio di Silvia in W14, ma il fratello Marco Anselmo, fresco di partecipazione agli EYOC in Lituania, non è da meno imponendosi in M18. Capitolo élite: per una volta la Besanese parte con pochissime frecce al proprio arco, ma riesce ad ottenere comunque due validissimi piazzamenti. Luigi Giuliani è 13° in ME, dopo una gara di spessore, mentre Anna Caglio mostra di essere una delle migliori interpreti italiane ottenendo il 6° posto, con un finale pazzesco dopo qualche esitazione iniziale.
A Belluno, invece, gara di Coppa Italia per tutte le categorie, tranne quelle élite che si sono disputate il campionato italiano knock-out. Cinta dalle maestose vette dolomitiche, la città non poteva che presentare una nuova gara fisica, con una continua salita che dalla partenza lungo il Piave portava nella piazza principale del paese. Prima parte di gara più ripida tra le vie strette della zona bassa, mentre la seconda si sviluppava tra gli ampi palazzi signorili del centro, in una scacchiera resa più mossa dalle barriere non attraversabili. Solo uno dei vincitori besanesi del giorno prima riesce a ripetersi nella giornata odierna, e, senza grosse sorprese, si tratta di Silvia Di Stefano ancora una volta pigliatutto in W14; gioia della vittoria condivisa con il papà Stefano che si impone nella M55, che resta riserva di caccia della compagine brianzola. Tra le categorie giovanili arriva anche una bella vittoria di Valentina Cazzaniga in W18 dopo un emozionante testa a testa con le rivali del nord-est. Ma in tutte le categorie sono piovuti i piazzamenti, sia tra i master che tra i giovani in cui si segnala l’ascesa di Lorenzo Stalio, ottimo secondo a Feltre e ancora piazzato a Belluno sempre in M14.
Non arrivano successi invece nella knock-out, dove la sparuta truppa besanese non riesce ad avanzare troppo. Fuori ai quarti secondo le attese Andrea Migliore e Laura Vigni, mentre brucia l’eliminazione prematura di Anna Caglio che, lungo il Piave, trova una giornata nerissima e deve rinunciare subito alle proprie ambizioni. Nel pomeriggio tutte le speranze sono riposte in un Luigi Giuliani in gran spolvero. Il missagliese sfodera una prestazione di grande orgoglio in semifinale con avversari fortissimi ma si deve inchinare dopo essere stato a lungo a tiro della qualificazione.