![Anna Caglio in azione](https://www.orienteeringbesanese.it/wp-content/uploads/2023/02/IMG-20230212-WA0014-768x1024.jpg)
Pioggia di successi besanesi al campionato regionale staffetta, disputato tra i verde tre e gli ampi piattoni di Brenna, nel comasco: dominio completo in campo maschile, ed è quasi una sorpresa tra i bianco-rosso-blu abituati più ai lampi di classe delle ragazze. Tra le categorie giovanili successo sia in M14 con Tommaso Crippa e Carlo Brambilla, sia in M18 ad opera di Tommaso Radaelli e Alessandro Sala. Anche tra i master non c’è spazio per i rivali, grazie alle vittorie di Giuseppe Magenes e Stefano Brambilla in M45 e Alessandro Manzoni e Gianluca Di Stefano in M60. Ad essere onesti il successo in ME è trainato da un eccezionale lancio del ticinese Sebastiano Romagna, ma a chiudere la staffetta mista vincitrice è il brianzolo Luigi Giuliani. È comunque sempre besanese il titolo regionale, grazie alla buona prova di Marco Anselmo di Stefano e Matteo Mandelli.
La messe di successi maschili mette quasi in secondo piano il raccolto in campo femminile. Però anche qui giungono le vittorie, e sono vittorie di peso. Successo, intanto, delle giovanissime Anita Pirola e Lucia Riva in W14, ma il plauso maggiore va in WE dove la Besanese fa doppietta. Sul trono di categoria salgono le pur giovanissime Silvia Di Stefano e Chiara Magenes che semplicemente ribaltano tutte le avversarie. A sigillare il trionfo brianzolo ci pensano Alessandra Arrigoni e Laura Vigni al termine di una gara tiratissima per il secondo posto con una seconda frazione in gran recupero, dopo una lotta al cardiopalma con le staffette avversarie.
![Di Stefano in azione](https://www.orienteeringbesanese.it/wp-content/uploads/2023/02/IMG-20230212-WA0021.jpg)
![Lancio WE](https://www.orienteeringbesanese.it/wp-content/uploads/2023/02/IMG-20230212-WA0000-768x1024.jpg)
La carta di Brenna, alias Cascina Amata nord, è un piattone qua e là mosso da ripidi valloni in cui il verde tre si annida con ferocia quasi diabolica. Il resto del bosco alterna ampi prati a zone di bosco pianeggiate, in cui i rovi sono i padroni di casa, così che i tagli tra la fitta rete di sentieri sono un gioco ad alto rischio escoriazioni e ferite. L’inizio di gara permette di aprire il gas per chi ne ha: ampi sentieri, intervallati da calvalcate tra i prati e rettangoli di sentieri che, rovi a parte, permettono una corsa decisa. Dopo aver messo il giusto distacco tra i forti e i deboli, la gara inizia ad attorcigliarsi in una sequenza di punti ravvicinati, più tecnici, mentre anche il terreno si inasprisce vallone dopo vallone. La parte finale è un carosello di punti vicinissimi, da compiere con precisione chirurgica mentre l’avversario, che sente il traguardo vicino, ti alita sul collo o cerca di scappare via. Apre questa sequenza finale un passaggio nel cuore del regno del verde tre, un vallone profondo in cui i rovi e ogni genere di arbusto sono gli assoluti padroni; manifestano il loro dominio assoluto infierendo senza pietà sui coraggiosi malcapitati che, avuto in dispregio il largo e comodo giro attorno al vallone, hanno osato violare questo luogo diabolico. Seguono altri passaggi tra macchie di fitta vegetazione, che sorvegliano come cani da guardia i passaggi più comodi, obbligando a larghi giri o altre ardite, e forse folli, sfide alla natura più infida.
![Podio WE](https://www.orienteeringbesanese.it/wp-content/uploads/2023/02/IMG-20230212-WA0010-1024x768.jpg)
![Foto di gruppo besanese](https://www.orienteeringbesanese.it/wp-content/uploads/2023/02/IMG-20230212-WA0018.jpg)